Roma, 14 dicembre 2016
Il 14 dicembre 2016, alle ore 9.30, si è tenuto a Roma, presso la Camera dei Deputati (Sala Aldo Moro, Piazza Montecitorio), l'incontro - dibattito "L’inclusione dei malati di cancro nel mondo produttivo: utopia o realtà?" organizzato dalla Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia e dall'Intergruppo Parlamentare Malattie Rare.
In Italia vivono circa 3.000.000 di persone che hanno o hanno avuto una diagnosi di cancro, di cui oltre 700.000 in età lavorativa. Sebbene l’incidenza dei tumori sia in crescita, la diagnosi precoce e le nuove terapie hanno aumentanto le possibilità di cura, di guarigione e di cronicizzazione della malattia. Questo trend sposta l’attenzione sul sociale e sulla capacità di “ritornare ad una vita normale durante e dopo il cancro”. Continuare o riprendere a lavorare è infatti un’esigenza vitale per il paziente (Sondaggio AIMaC – Piepoli: il 90% dei malati ritiene fondamentale lavorare per ragioni economiche e per recuperare un benessere psicologico, relazionale e sociale).
Per soddisfare il diritto al lavoro, costituzionalmente garantito, è necessario che il lavoratore malato sia a conoscenza delle tutele previste dalle norme legislative e contrattuali per conciliare tempi di cura e di lavoro e che il datore di lavoro non perda il talento e la professionalità del dipendente malato, pur proteggendo l'integrità del funzionamento organizzativo. L’impatto del cancro sulla vita dei lavoratori autonomi e dei liberi professionisti è forse ancora più drammatico. Gli effetti della cosidetta tossicità finanziaria del tumore possono essere devastanti a causa delle scarse tutele esistenti. Professionisti, consulenti, artigiani, commercianti, rappresentanti, freelance in molti, troppi casi sono costretti a chiudere le loro attività o ad indebitarsi per far fronte alla crisi lavorativa causata dalla malattia e dalle terapie che impediscono o limitano fortemente la capacità di svolgere il proprio lavoro. La malattia inoltre impatta sull’intera famiglia e spesso accade che un lavoratore debba assistere il proprio caro dovendo quindi conciliare i tempi di lavoro con quelli di assistenza.
FAVO da sempre è impegnata nella difesa del diritto al lavoro e nella promozione di nuovi strumenti di tutela e di inclusione socio lavorativa.
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Rassegna stampa
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