Accesso garantito alle cure e ai farmaci; diagnosi, terapie e riabilitazione senza ticket; attuazione del Piano Oncologico Nazionale e del Piano per la Riabilitazione; approvazione dei nuovi Lea; attenzione ai posti letto. Queste le richieste nella lettera aperta a firma di Favo, Aiom, Airo, Sico, Sie, Sipo e Fimmg.
31 GEN - I malati di cancro sono “allarmati da recenti iniziative di singole Regioni che nell'obiettivo di ridurre la spesa farmaceutica hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l'accesso a specifiche cure da parte di categorie di pazienti, ad es. anziani”. Per questo, “pur comprendendo che il momento è difficile e che dobbiamo collaborare tutti ad eliminare gli sprechi e ad ottimizzare il sistema secondo principi di appropriatezza”, chiedono di non essere penalizzati e discriminati. E lo fanno attraverso una lettera aperta inviata dalla Favo (Federazione italiana associazioni di volontaria in oncologia) ai leader delle forze politiche candidati a governare il Paese e sottoscritta da alcune società scientifiche e associazioni di medici (Aiom, Airo, Sico, Sie, Sipo e Fimmg).
“Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche economici, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche rappresenterebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini”, scrivono i malati e i medici, che chiedono ai politici un impegno per affrontare la complessa “questione cancro” perseguendo, in particolare, sette obiettivi. Eccoli:
- un esplicito impegno per il superamento delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria)
- che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, debba essere garantito l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione
- l'attuazione del Piano Oncologico Nazionale (“Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro 2011-2013”) approvato nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni, a partire dalla realizzazione delle reti oncologiche condizione essenziale per la presa in cura complessiva del malato di cancro, la continuità di cura, la riabilitazione ed il sostegno psicologico
- l’attuazione del Piano d'indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio 2011
- l'approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione
- di assicurare ai malati di cancro senza disparità territoriali l'accesso ai farmaci antineoplastici appena autorizzati e monitorati dall'AIFA nonché l'istituzione di un fondo ad hoc per i farmaci innovativi ad alto costo
- che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso “tagli lineari” ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti.
Fonte: QuotidianoSanità