Si terrà martedì 27 gennaio 2015 a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, il convegno "L'Europa delle disparità", primo di due eventi organizzati dalla European Cancer Patients Coalition (ECPC) - presieduta dal presidente FAVO, Francesco De Lorenzo - sulle disuguaglianze nella cura del tumore in Europa. L’evento vuole portare all’attenzione delle Istituzioni continentali uno dei bisogni più sentiti dai malati di cancro europei, fortemente dibattuto durante l’ultima Assemblea Generale di ECPC lo scorso giugno: quello della parità di trattamento dei pazienti oncologici in tutti gli Stati Membri.
Il cancro è la seconda causa di morte in Europa (1,3 milioni di decessi all’anno), secondo solo alle malattie cardiovascolari anche se, in 17 dei 28 Stati membri, esso rappresenta la principale causa di mortalità. In UE, circa 10 milioni di persone vivono con il cancro.
Durante il convegno sarà proiettata una sintesi del documentario del regista romeno Claudiu Mitcu, che descrive alcune delle disuguaglianze che la Romania è costretta ad affrontare nella cura del tumore. Nel corso degli ultimi 10 anni, l’assenza di farmaci anti-tumorali essenziali a basso costo ha reso impossibile avviare i trattamenti per migliaia di pazienti romeni, con conseguenti ritardi nelle cure, e con effetti devastanti sulle possibilità di sopravvivenza. L’unico aiuto ai malati in Romania è giunto da una rete informale di volontari residenti in Europa occidentale che, per cinque anni, hanno acquistato e consegnato i farmaci salvavita ai pazienti o ai medici romeni, spesso a proprie spese.
Secondo un team di ricercatori del King’s College di Oxford " - tra cui il Prof. Richard Sullivan presente come relatore al convegno - l’Europa spende per il cancro circa 128 miliardi di euro all’anno. I costi sanitari diretti pesano soltanto per il 39% (52 miliardi) del totale. Il resto (61%, 63,5 miliardi) grava direttamente sui pazienti e le loro famiglie, in termini di costi per l’assistenza e la cura di pazienti e familiari, o di mancati redditi lavorativi. ECPC ha anche identificato il costo dell’erogazione di assistenza sanitaria innovativa come uno degli oneri più pesanti che gravano sui pazienti oncologici e sui Sistemi Sanitari nazionali, in particolare in Europa orientale.
Nel corso della mattinata, poi, Il Prof. Perrone dell’Istituto nazionale Tumori di Napoli, presenterà una riflessione sul ruolo dell'Agenzia Europea del Farmaco (EMA) nel sostenere percorsi di sviluppo adattivo nonché valutazioni del valore dei trattamenti che possono, potenzialmente, assicurare una sopravvivenza a lungo termine per i malati di cancro europei.
Il convegno sarà anche l’occasione per fare il punto sulla Direttiva europea sull’Assistenza Sanitaria Transfrontaliera, approvata nel 2011 ed entrata in vigore nel 2013, la quale promette di dare ai pazienti la possibilità di cercare autonomamente e di usufruire in altri stati membri, dei trattamenti che possono salvare le loro vite. Tuttavia, al momento, non tutti gli Stati dell'UE l’hanno approvata e questa, di fatto, non è attualmente in vigore. In uno dei suoi primi discorsi come nuovo Commissario europeo per la Salute e la Sicurezza Alimentare, Vytenis Andriukaitis ha affermato la sua ferma volontà di fare tutto quanto in suo potere per far rispettare l'applicazione della direttiva ed è attesa, nelle prossime settimane, una relazione ufficiale della Commissione sulla sua applicazione.
Il Convegno vedrà la presenza di numerosi parlamentari europei e dei maggiori esperti in merito alle disparità esistenti a livello europeo
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