Di seguito riportiamo l'articolo di Elisabeta Iannelli - pubblicato su Bollettino ADAPT - sull'esonero dal lavoro notturno per i lavoratori disabili, non previsto dal Jobs Act, ma auspicabilmente ancora inseribile nei decreti attuativi.
di Elisabetta Iannelli (Segretario Generale FAVO)
Negli schemi dei decreti attuativi del Jobs Act il Governo, tra le altre cose, propone un intervento integrativo nell’ambito della disciplina del lavoro notturno nell’intento di tutelare anche i lavoratori genitori adottivi ed affidatari nel periodo successivo all’ingresso in famiglia del minore.
L’attuale disciplina[1] che i decreti attuativi dovranno integrare[2], prevede, esplicitamente e con chiarezza, che non debbano essere adibiti al lavoro notturno alcune specifiche categorie di lavoratori impegnati ad assolvere compiti di assistenza familiare ritenuti, giustamente, degni di tutela. E così la recente maternità e paternità come anche l’assistenza a familiari disabili sono condizioni che giustificano l’esonero dal faticoso lavoro in orario notturno, ma … negli schemi di decreto non v’è traccia di norme che semplificherebbero, e non di poco, la già dura vita dei lavoratori disabili, soprattutto di coloro i quali hanno avuto la sfortuna di diventare tali in corso di rapporto di lavoro.
Attualmente la normativa non prevede uno specifico esonero dal lavoro notturno per le persone con disabilità se non nei casi previsti per la generalità dei lavoratori come invece è previsto esplicitamente per i lavoratori che assistono familiari disabili. Questa differente attenzione del legislatore è spesso percepita dalle persone disabili come una vera e propria ingiusta discriminazione.
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