Il 30 novembre ha avuto luogo la Prima Giornata della Trasparenza AIFA, presso la sede dell’Agenzia Italiana del Farmaco a Roma. Presenti il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore della Sanità e i principali stakeholder dell’Agenzia, tra cui anche FAVO.
In questa occasione sono stati presentati il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità e la Relazione sulla performance dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). I rappresentanti delle Associazioni presenti sono intervenuti riguardo le tematiche poste in rilievo dall’evento, sottolineando la volontà (e il bisogno) di rendere il cittadino e il malato protagonisti attivi nell’accesso alle informazioni e ai farmaci innovativi.
Il Vice Presidente FAVO Nazionale Francesco Diomede è intervenuto in qualità di stakeholder, sottolineando l’importanza dei diritti dei malati di cancro, tra i quali anche l’accesso ai farmaci di ultima generazione e le tempistiche brevi nel reperimento e somministrazione delle cure farmacologiche avanzate. La Vice Presidente FAVO Nazionale Silvana Zambrini si è soffermata sull’aspetto etico dell’Agenzia e sulla necessità di riservare spazi ai cittadini. «Questi spazi - sottolinea ancora Silvana Zambrini - devono essere realizzati in un’ottica accessibile al pubblico.» I rappresentanti FAVO hanno tenuto a sottolineare come le misure d’accesso alle informazioni sui farmaci innovativi devono contemplare una semplicità intrinseca, pensata e sviluppata tenendo in considerazione le differenze culturali e le strategie comunicative più idonee per il raggiungimento di una maggiore alfabetizzazione sanitaria della popolazione. I passi suggeriti riguardano il miglioramento del sistema informativo, il potenziamento del Numero Verde, il contatto diretto con il pubblico, il potenziamento della pubblicità. L’invito alla collaborazione continuata è stato condiviso da tutti i partecipanti. La partecipazione di FAVO è stata gradita, sottoliineata e auspicata anche per il futuro.
All’evento sono intervenuti anche Cittadinanzattiva, Farmindustria e Civit.
Testo di: Venturini Carolina