(ANSA) - ROMA, 9 AGO - Il decreto del fare ''fara' bene ai malati di cancro, perche' garantisce tempi certi e celeri per l'accesso ai medicinali salvavita. Non mancheremo di monitorare la sua corretta applicazione''. Lo afferma Francesco De Lorenzo, presidente della Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo).
''Da anni, FAVO e Associazione italiana di oncologia medica AIOM nei Rapporti sulla condizione assistenziale del malato oncologico - afferma De Lorenzo in una nota - documentano con rigore scientifico disparita' e lungaggini determinate da una parte dai Prontuari Terapeutici Ospedalieri Regionali e dall'altra dai ritardi delle aziende farmaceutiche nella presentazione all'Agenzia italiana del farmaco Aifa delle domande di registrazione dei predetti farmaci ''.
''Finalmente - prosegue De Lorenzo - il governo Letta ha approvato un emendamento al decreto del Fare, immediatamente convertito dal Parlamento, che prevede l'obbligo per l'Aifa di valutare, ai fini della classificazione e della rimborsabilita'da parte del SSN, le domande dei farmaci innovativi, anche con la fissazione di sedute straordinarie delle competenti commissioni, stabilendo comunque un periodo massimo di 100 giorni dalla presentazione delle domande da parte delle aziende farmaceutiche. A queste ultime viene imposto l'obbligo ad avanzare richiesta per l'introduzione in commercio dei farmaci oncologici innovativi entro 30 giorni dall'approvazione da parte dell'Agenzia europea per i farmaci Ema ''. Con questo decreto, che supera ogni ostacolo di carattere burocratico e/o temporale, ''viene blindato il principio di garantire in tempi certi e celeri a tutti i malati, ovunque essi risiedano, l'accesso ai medicinali salvavita. In tal modo - conclude De Lorenzo - i malati, anche in fase metastatica, non dovrebbero temere tempi lunghi per l'utilizzo dei trattamenti che, se rinviati, ne comprometterebbero la sopravvivenza''. (ANSA).