Si inaugura il prossimo 28 aprile alle ore 11:00 presso il reparto di Oncologia Medica – edificio L5 del Presidio Ospedaliero San Salvatore di L’Aquila, alla presenza di Monsignor Don Giovanni D’Ercole, Vescovo Ausiliare della città di L’Aquila, il primo Punto di Accoglienza e Informazione in Oncologia, reso possibile grazie alla collaborazione dell’U.O.C. di Oncologia Medica a direzione universitaria, della Federazione Italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (F.A.V.O.) e dell’Associazione L’Aquila nel Mondo per l’Oncologia e con il sostegno di Alleanza Contro il Cancro.
“La Federazione Italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia si è mobilitata immediatamente fin dalle prime ore successive al sisma– afferma Francesco De Lorenzo Presidente F.A.V.O – assicurando tutto il sostegno possibile e con proprie risorse tanto all’assistenza infermieristica come a quella psicologica anche nel periodo in cui i pazienti erano ricoverati a Giulianova”.
Il progetto primo Punto di Accoglienza e Informazione in Oncologia – continua De Lorenzo - elaborato in funzione della proposta di sostegno e cura del paziente oncologico dopo il terremoto dell’Aquila, vuole favorire il lavoro di rete tra le varie organizzazioni di volontariato per assicurare una risposta più efficiente ed adeguata ai bisogni ed alle aspettative dei malati di cancro abruzzesi e delle loro famiglie. Anche coadiuvando il personale strutturato con volontari e un gruppo di assistenti sociali.
In accordo con l’obbiettivo progettuale di attivare una rete di volontariato locale, inoltre, la F.A.V.O. ha catalizzato la formazione dell’associazione “L’Aquila nel mondo per l’oncologia” coordinandone la creazione e affiancandola nelle attività. Nella situazione di perdita di tutti i riferimenti, infatti, gli abruzzesi sono stati particolarmente capaci di aggregarsi nei bisogni della collettività, con generosi sforzi individuali nell’affiancamento delle organizzazioni di volontariato arrivate nei luoghi del sisma rendendosi però necessario creare e facilitare la nascita di una realtà di volontariato territoriale ed autoctono.
Il Punto Informativo AIMaC (posto nel parcheggio davanti all’ingresso dell’Ospedale San Salvatore all’interno di un container donato dalla Protezione Civile) in concreto, rappresenta uno spazio riservato a pazienti oncologici e familiari per richiedere informazioni per comprendere meglio il trattamento terapeutico per convivere con la malattia e sentirsi meglio e affrontare i possibili disagi: infatti sapere è poter combattere perché di cancro si può guarire. In esso sono presenti anche operatori specificamente formati all’accoglienza, all’ascolto ed alla rilevazione del bisogno informativo e di un supporto psicologico, oltre a operatori volontari, per i quali F.A.V.O. ha elaborato un piano di formazione ad hoc, articolato attraverso lezioni frontali, role-playng, e simulate.
Presto, infine, si prevede anche la costituzione di una linea verde, presidiata dal volontariato, che possa raccogliere e tutelare le insicurezze dei pazienti al di fuori dell’ambito ospedaliero.
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