Di seguito vi indichiamo una notizia riportata dal Corriere della Sera del 16 novembre 2012 (edizione del Veneto) che ci ha particolarmente colpiti per le possibili ripercussioni.
Senza entrare nel merito della questione, ma riferendoci a quanto scritto nell’articolo “Tagliato il farmaco anti-cancro alle over 65: <<Costa troppo>>”, ci domandiamo: le associazioni dei malati oncologici devono iniziare a vigilare e a mobilitarsi affinché la qualità dei livelli di cura e assistenza finora raggiunta, non venga depauperata?
Secondo quanto riportato dalla giornalista Nicolussi Moro, la Regione Veneto, con il decreto 196 del 3 ottobre scorso, suggerisce che la prescrizione di Abraxane (paclitaxel-albumina) sia indicata per il trattamento del tumore metastatico della mammella nei pazienti che non rispondono ai trattamenti standard, solo se sono al di sotto dei 65 anni. Per i pazienti più anziani viene suggerito un generico (paclitaxel con solvente), molto meno caro ma, secondo alcuni esperti, meno efficace e più tossico.
La Commissione tecnica deputata a scegliere i farmaci da inserire nel prontuario regionale giustifica questa decisione con la necessità di evitare il rischio che il farmaco sia utilizzato per pazienti per i quali non è indicato. Contemporaneamente, però, gli oncologi veneti hanno segnalato l’accaduto a Federanziani, che ha inviato una lettera al governatore Zaia per chiedere la cancellazione del limite d’età.
Sempre il 16 novembre l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, rispondendo alla segnalazione di Federanziani, ha specificato su Quotidiano Sanità che “nessun farmaco antitumorale verrà negato a nessun nostro paziente per motivi economici. […] Qualsiasi terapia, prescritta a insindacabile giudizio dei medici curanti, è e sarà resa disponibile. [...] se un oncologo lo ritiene, sulla base delle sue convinzioni terapeutiche e scientifiche, anche l’Abraxane può essere prescritto”.
Questa notizia ci sembra un segnale preoccupante del fatto che, a seguito dei tagli, anche ai malati di cancro vengano richiesti nuovi sacrifici.