Raffaella Pannuti, presidente della Fondazione ANT, prenderà parte questa sera alla prima puntata di "Zeta", la nuova trasmissione di Gad Lerner, in onda su La7 ogni venerdì alle 22,15.
Lasciandosi alle spalle la formula del talk-show a più voci, in un'ora e mezza Lerner ospiterà un singolo protagonista - domani sera il premier Mario Monti - proponendo successivamente sia interlocutori in studio, sia contributi esterni per approfondire il confronto. Tra gli ospiti presenti in trasmissione Raffaella Pannuti, che affronterà le tante problematiche del non profit ed in particolare della riforma del lavoro firmata dal ministro Fornero.
"Zeta" è un esplicito riferimento a "Z l'orgia del potere", film del regista Costa-Gavras vincitore dell'Oscar nel 1969, nel quale si raccontava la vigilia del colpo di Stato dei colonnelli in Grecia. Z come simbolo di un'orgia del potere che dà scandalo al cospetto della maggioranza dei cittadini in difficoltà.
Il programma si avvale della regia di Michele Mally e del contributo di Laura Gnocchi come autrice. Viene concepita in sinergia con "La Effe", il canale televisivo che nascerà nella primavera 2013 dalla partnership fra l'editore Feltrinelli e Telecom Italia, nel quale Gad Lerner è impegnato direttamente.
Nata a Bologna nel 1978 per iniziativa dell'oncologo Franco Pannuti, la Fondazione ANT Italia Onlus opera in nome dell'Eubiosia (dal greco antico, "la buona vita") intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, dal primo all'ultimo respiro. Dal 1985 ad oggi ANT ha assistito in modo completamente gratuito oltre 90.000 sofferenti oncologici (dato aggiornato al 30 giugno 2012). In 9 diverse regioni italiane più di 3.600 malati vengono assistiti ogni giorno nelle loro case dalle 20 équipes di specialisti ANT, che portano al domicilio del sofferente e alla sua famiglia tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e socio-assistenziale. Sono complessivamente 425 i professionisti che lavorano per la Fondazione tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari e funzionari, cui si affiancano oltre 1.500 volontari iscritti nel registro ANT. Il supporto socio sanitario fornito non si rivolge solo ad alcune esigenze del malato, come ad esempio il controllo del dolore, ma ha un approccio a 360° che affronta ogni genere di problema, sia esso diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale nell'ottica del "benessere globale". La Fondazione ha due anime, da una parte i professionisti, dall'altra i volontari, che rappresentano una risorsa inestimabile dal punto di vista etico e morale: ANT opera infatti in Italia attraverso un centinaio di Delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva. Alle Delegazioni competono, a livello locale, le iniziative di sensibilizzazione e raccolta fondi e la predisposizione della logistica necessaria all'assistenza sanitaria domiciliare. ANT è inoltre fortemente impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Nell'ambito del solo progetto di prevenzione del melanoma, che ha preso il via nel 2004, sono stati visitati 52.322 pazienti in 48 diverse province italiane (dato aggiornato al 30 giugno 2012). La Fondazione ha recentemente ampliato in maniera consistente il proprio raggio d'azione in questo ambito, sia grazie all'Ambulatorio Mobile - Bus della Prevenzione, dotato di moderna strumentazione per realizzare visite in ogni zona d'Italia, sia con il potenziamento della propria rete di ambulatori: a quello già esistente a Bologna presso la sede della Fondazione, se ne sono aggiunti cinque nel capoluogo emiliano e uno a Brescia. Prendendo come anno di riferimento il 2011, l'attività della Fondazione ANT è finanziata, fatta eccezione per i proventi derivanti da convenzioni con Aziende Sanitarie Locali (ASL) - pari al 14% del totale - per la maggior parte dalle erogazioni di privati cittadini e dalle manifestazioni di raccolta fondi organizzate (56%), dal contributo del 5x1000 (13%) - ANT è la 9^ Onlus nella graduatoria nazionale - da lasciti e donazioni (10%), dagli enti pubblici (3%), da banche e fondazioni (1%) e infine dalla gestione immobiliare e finanziaria (3%).