Con il DPR n. 44 del 2013 il Ministero della salute ha provveduto al riordino degli organi collegiali operanti presso il Ministero stesso, prevedendo l’istituzione di un Comitato tecnico sanitario composto da 13 Sezioni destinate a sostituire Commissioni o organismi precedentemente attivi.
La Sezione o), che subentra alla preesistente Commissione Nazionale Cure Palliative e Terapia del dolore è stata individuata quale organismo competente per monitorare l’attuazione della legge 15 marzo 2010, n. 38, l’andamento della prescrizione dei farmaci utilizzati per la terapia del dolore, il livello di attuazione delle linee guida di cui all’art.3 comma 2, della stessa legge, lo stato di realizzazione e sviluppo delle reti assistenziali previste dall’Intesa della Conferenza Stato regioni n.152/CSR del 25 luglio 2012 con specifica attenzione al superamento delle disomogeneità territoriali e all’erogazione delle cure palliative in età neonatale, pediatrica ed adolescenziale. La Sezione, inoltre, ha il compito di supportare le competenti Direzioni generali del Ministero della salute per l’attuazione di quanto previsto dalla legge ed in particolare in merito ai provvedimenti attuativi riguardanti l’accreditamento delle reti assistenziali, il sistema tariffario di riferimento, la modifica degli ordinamenti didattici degli specifici percorsi formativi.
Nel corso dei lavori, il presidente e i componenti della Sezione hanno convenuto sull’utilità di acquisire sui temi oggetto d’interesse il contributo dei professionisti, dei soggetti maggiormente rappresentativi dei cittadini malati e del volontariato organizzato più direttamente coinvolti nell’attuazione della Legge n. 38/2010 e dei successivi provvedimenti attuativi, approfondendo, in particolare, le dimensioni professionali, organizzative, formative e di ricerca.
In tale contesto, FAVO è stata invitata in audizione il giorno 8 giugno 2016 presso il Ministero della Salute, al fine di raccogliere suggerimenti e proposte di miglioramento per superare gli aspetti problematici nella concreta attuazione delle reti locali di cure palliative e di terapie del dolore.
FAVO, rappresentata dal Segretario Generale Elisabetta Iannelli, ha rilevato che non vi sono dati certi che descrivano l’epidemiologia del dolore nei malati oncologici perché sono ricompresi nella totalità di malati affetti da dolore cronico o che necessitano di cure palliative il cui sistema organizzativo di assistenza e cura è contemplato nelle Reti (della terapia del dolore da un lato e delle cure palliative dall’altro) previste dalla legge 38/2010. FAVO ha sottolineato che un sistema di “protezione” per i malati oncologici, seppure nell’ambito di queste reti, richiede una specificità caratterizzata da un’assistenza continua, integrata e progressiva fra l’oncologia medica, la terapia del dolore e le cure palliative, quindi non esclusivamente una risposta monosintomatologica quale può derivare da un approccio solo antalgico. Iannelli ha infine insistito sulla necessità che i PDTA definiscano chiaramente le modalità di trasferimento delle competenze tra ospedale e territorio, nonché sull'importanza di una stretta collaborazione fra le strutture residenziali e semiresidenziali coinvolte nella rete e il terzo settore, affinché si realizzi un’integrazione sempre maggiore con il percorso di assistenza domiciliare e Il terzo settore non sia relegato al ruolo di semplice fornitore di prestazioni al solo scopo di abbassare i costi sanitari.
Per approfondire:
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