Roma, 6 dicembre 2016 - Il 6 dicembre 2016, nell'ambito dell'istruttoria sull'Atto del Governo n. 358 - "Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (LEA) di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502", il Presidente di FAVO De Lorenzo e il Direttore Del Campo, hanno illustrato la posizione della Federazione in merito alla riabilitazione oncologica, ancora ad oggi un diritto negato ai malati di cancro.
La riabilitazione in questo settore rappresenta un elemento nodale del percorso di cura che va integrato con i trattamenti specificamente antineoplastici, sin dall’inizio della storia clinica della persona malata di tumore. Alla necessaria e sempre più precisa personalizzazione dei trattamenti antineoplastici, va fatta corrispondere una presa in carico riabilitativa precoce, globale e personalizzata, orientata a favorire l’autonomia e la partecipazione sociale, e non solo al recupero o compenso di una singola funzione lesa.
A tal proposito, FAVO ha ricordato anche che sia il Documento Tecnico di Indirizzo per Ridurre il Carico del Cancro (2013-2016), che l’Accordo tra Governo, Regioni e Province sul Piano di indirizzo per la riabilitazione, definiscono - in linea con le istanze di FAVO - la riabilitazione come “un investimento per la società” e non un costo, dal momento che “salvaguarda un patrimonio di esperienze umane, professionali e culturali e di potenzialità lavorativa che altrimenti andrebbe definitivamente perduto”.
Anche il Quaderno del Ministero della Salute n. 8 del 2011: “La centralità della Persona in riabilitazione: nuovi modelli organizzativi e gestionali” riconosce, come richiesto da FAVO, che la malattia neoplastica, con la variabilità del suo comportamento clinico, mostra una peculiarità che la rende unica rispetto alle altre patologie in cui la riabilitazione è coinvolta. Il percorso diagnostico terapeutico è estremamente variabile, in considerazione del tipo di tumore, della localizzazione, dell’aggressività, della stadiazione, dell’età del paziente, delle comorbidità, del livello culturale, sociale, familiare e ambientale, e richiede una pianificazione altamente personalizzata e continuamente riadattata in funzione dell’andamento della
malattia e dei suoi trattamenti.
Insieme a FAVO, all’Audizione sono stati invitati anche il Presidente della SIMFER, Paolo Boldrini, insieme Monica Pinto, i quali hanno illustrato nel dettaglio il documento congiunto FAVO – SIMFER.
Per approfondire
Scarica il Piano di Indirizzo per la Riabilitazione.
Scarica il documento congiunto FAVO - SIMFER (La riabilitazione della persona con malattia oncologica)
Scarica il documento sintetico FAVO - SIMFER sulla riabilitazione della persona con malattia oncologica