Il giorno 28 marzo 2017 le associazioni Aistom, AILAR, AIMAR, FINCOPP,FEDERANZIANI Senior, FAVO, FISH nazionale, FISH Puglia e APS hanno elaborato un comunicato stampa congiunto e richiesto una audizione al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin per discutere le gravi conseguenze dettate dall’applicazione dei nuovi LEA.
I LEA sono ben lontani dall’essere esaustivi ed applicabili, per talune patologie sono addirittura peggiorativi, infatti:
- per i malati oncologici non è previsto nel post operatorio e decorso della malattia, alcun percorso riabilitativo mirato, da patologia a patologia (laringectomizzati, tumore prostata, stomizzati, etc.).
- Nell’istituenda Commissione per il monitoraggio dei LEA non è prevista alcuna rappresentanza dei Cittadini (es.: FAVO, FISH, Faip, Cittadinanzattiva, Federanziani Senior). Ciò in aperta contraddizione con quanto previsto dal Patto della Salute (Art.26) approvato dalla Conferenza Stato-Regioni che prevede la partecipazione delle Associazioni alle scelte socio-sanitarie.
- I LEA sono stati elaborati col fine di allargare il numero dei potenziali fruitori/patologie, di contro, “risparmio a tutti i costi”.
- Sui dispositivi medici per persone incontinenti e stomizzate non esiste più la libera scelta e gli addetti ai lavori sanno bene le gravi conseguenze igieniche, relazionali e dermatologiche derivanti da tale decisione.
- Nei LEA, per le persone incontinenti, stomizzate non è più precisato se serve o meno il riconoscimento dell’invalidità civile, come previsto nell’ex D.M. Salute n.332/99, con successive modifiche.
- Per i pannoloni sono spariti gli standard d’assorbenza e di conseguenza ogni Azienda di settore è libera di fornire quello che vuole. Una minore assorbenza comporta un maggior consumo di pannoloni e di conseguenza un maggior danno ambientale.
- E' molto grave che sulle protesi motorie e dispositivi medici non è previsto il “Diritto” ad un “Audit Civico” gratuito (Art.26 del Patto della Salute sottoscritto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Conferenza Stato Regioni). Audit da effettuarsi in modo anonimo o meno, dalla Cittadinanza e/o dalle Associazioni di categoria accreditate ai Comitati Consultivi Misti dalle Aziende sanitarie locali o Centrali Acquisto.
In conclusione, le Associazioni firmatarie denunciano le gravi conseguenze dettate dall’applicazione dei LEA e si ritengono mobilitate sotto ogni aspetto ed ambito.
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