F.A.V.O e altre Associazioni (tra cui alcune federate a F.A.V.O ) si sono unite per opporsi alla proposta di AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) sulla "sostituibilità automatica" dei farmaci biologici e difendere il diritto all’appropriatezza della cura.
“Non possiamo accettare che logiche di risparmio – sostengono le 25 associazioni – si abbattano sull’accesso alle cure di pazienti cronici, notoriamente in condizioni di gravità, visto che hanno avuto accesso a un farmaco biologico, al quale si accede solo quando tutte le altre opzioni terapeutiche sono fallite. Chiediamo quindi ad AIFA di ritirare la sua proposta e, al Ministero della Salute, nel caso dovesse prenderla in esame, di non tenerne conto”.
I pazienti e le loro associazioni chiedono, inoltre, al Ministro Speranza di rispettare il diritto alla libertà prescrittiva dei farmaci necessari alla cura del suo paziente che il medico, secondo scienza e coscienza, nel rispetto del suo ruolo di garante della salute dei propri pazienti, è tenuto ad adempiere, nel rispetto del giuramento di Ippocrate e dell'articolo 32 della Costituzione Italiana.
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