In una lettera indirizzata al Ministro Roberto Speranza, alla Conferenza Stato Regioni e agli assessori alla Salute, FAVO chiede la proroga dei Piani Terapeutici per i dispositivi medici monouso per stomie, cateteri e incontinenza fino alla conclusione della pandemia da Covid 19.
Da oltre 16 anni, la Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), in rappresentanza di oltre 550 associazioni di pazienti operanti su tutto il territorio nazionale, è impegnata nell’individuazione di nuovi bisogni, cui cerca di dare risposte con nuovi diritti, stimolando le istituzioni ad assumere iniziative non soltanto per i malati di cancro in generale, ma anche più in particolare per singole patologie, avvalendosi dell'esperienza, del pungolo e del monitoraggio continuo svolto dalle Associazioni federate.
Recentemente, le Associazioni federate, in particolar modo quelle che si occupano di colon retto, prostata e vescica, utero e tumori testa collo – che tutelano le persone che in Italia utilizzano i dispositivi medici, hanno segnalato che, contrariamente a quanto avvenuto per i farmaci (nota AIFA), le regioni a causa della pandemia covid19, con apposita nota o delibera non hanno rinnovato i piani terapeutici per i dispositivi medici monouso, senza dei quali questi pazienti non possono vivere (sacche, placche, cateteri, cannule tracheali, etc.) e socializzare.
Tali malati molto spesso presentano altre comorbidità che li rendono particolarmente fragili. Sono pazienti cronici e nella stragrande maggioranza persone anziane con difficoltà deambulatorie, igieniche, relazionali, etc.
Tra l’altro le Farmacie Ospedaliere non dispensano più tali dispositivi e gli Uffici protesi sono chiusi e lavorano, in taluni casi a mezzo internet.
Alla luce di quanto sopra, si ritiene che a fronte di tali insuperabili difficoltà si debba porre immediato rimedio attraverso adeguate direttive che consentano il rinnovo automatico delle prescrizioni e la sburocratizzazione delle pratiche delle forniture.