Ieri il senato in un ha approvato un Ordine del giorno proposto dalla sen. Binetti che ha come oggetto la stretta relazione tra il Nuovo Piano Oncologico Nazionale e l'approccio verso una medicina fortemente digitalizzata e ad alta complessità tecnologica.
"Dal nuovo Pnrr e dal decreto approvato ieri in Senato sulla cybersicurezza e sulla istituzione dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale possono prendere forma nuove soluzioni positive anche per i malati di cancro, se l'ordine del giorno a mia prima forma approvato ieri troverà nei fatti tutta l'attenzione che merita. L'Unione europea considera il processo di digitalizzazione uno strumento essenziale a servizio della cura del cancro. Le strategie necessarie per superare gli ostacoli che si oppongono ad una piena trasformazione digitale e allo sfruttamento dei dati, soprattutto in termini di interoperabilità, sono ormai inderogabili, sia a fini clinico-assistenziali, che di ricerca e di programmazione". Lo dice Paola BINETTI, senatrice dell'Udc, che aggiunge: "Oggi la transizione digitale rappresenta il presupposto per consentire alle organizzazioni che compongono il sistema sanitario di raggiungere gli obiettivi del Piano Oncologico Nazionale, per cui la transizione digitale assume rilevanza strategica e trasversale rispetto agli altri temi trattati dal Piano. Ovviamente occorre predisporre nuove norme anche sul piano etico-giuridico, per garantire un livello ottimale di governance, la sicurezza informatica, messa a dura prova in questi giorni dagli hacker nel Lazio, e la irrinunciabile protezione dei dati personali. In altri termini questo Decreto può offrire l'occasione per far fare un salto di qualità anche al Piano oncologico nazionale; tanto più se si ricorda che la legge sul Registro nazionale dei tumori, approvata all'inizio della legislatura, non è ancora operativa per mancanza dei relativi decreti attuativi.
"I malati di cancro- sottolinea BINETTI, che ha presentato una mozione sul nuovo Piano Oncologico nazionale che potrebbe essere discussa a settembre- hanno sofferto più del solito durante questa pandemia. Il rallentamento degli screening ha rallentato la possibilità di avere diagnosi tempestive; la difficoltà nell'accesso agli ospedali ha reso più complicate le visite di controllo e la valutazione dei follow up specifici. I malati si sono sentiti più soli e non di rado la malattia oncologica è diventata più aggressiva, proprio perchè meno controllata. Ma è proprio nell'architettura del sistema sanitario che la digitalizzazione può offrire oggi un aiuto concreto ai malati, per venire incontro alle loro esigenze e monitorare meglio le relative terapie. Il Piano nazionale oncologico (Pno), alla luce delle nuove suggestioni europee, può fare un salto di qualità se verrà approvato con la giusta tempistica, anche in riparazione del torto, sia pure involontario fatto ai malati di cancro e alle loro famiglie".
BINETTI osserva infine: "Un grosso contributo al Pno lo hanno dato le Associazioni di volontariato, coordinate nella FAVO, da Francesco De Lorenzo, che incessantemente perseguono il bene dei malati a 360 gradi. La cura e l'assistenza; la ricerca, la riabilitazione sociale, tengono insieme scienza ed etica; organizzazione e management; scienze di base e scienze umane; salute individuale e salute generale. Politica e volontariato".