Il 13 maggio 2021 si è riunito, per la prima volta, il tavolo di lavoro inter-istituzionale istituito, in data 27 aprile 2021, presso il Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevezione Sanitaria, con il compito di elaborare un documento di pianificazione e indirizzo per la prevenzione oncologica (Piano Nazionale di Prevenzione Oncologia) al fine di migliorare il percorso complessivo di contrasto delle patologie neoplastiche dalla prevenzione, alla diagnosi precoce e alla presa in carico globale del malato oncologico e di far fronte ai costi sanitari e sociali da esse determinati.


La FAVO, nominata tra i componenti del Tavolo insieme ai tecnici del ministero della Salute e delle Regioni e alle società scientifiche, ha designato l’Avv. Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO, insieme ai Consiglieri Francesco Diomede e Davide Petruzzelli, a partecipare ai lavori in rappresentanza della Federazione.

Un primo importante passo verso la costruzione del PON chiesto a gran voce e in molteplici occasioni dalla FAVO che pone tra gli obiettivi prioritari il finanziamento delle Reti Oncologiche Regionali, il potenziamento dell’assistenza oncologica domiciliare e territoriale, la tecnologia per gli screening diagnostici, lo sviluppo uniforme della telemedicina, la terapia CAR-T, la previsione di forme di sostegno psicologico ai malati oncologici, l’attivazione immediata della Rete dei tumori rari, la consegna di farmaci a domicilio e l’attuazione della norma che riconosce il ruolo dell’infermiere di famiglia. Le richieste sono contenute nel 13° Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici, presentato proprio il 13 maggio nell’ambito della XVI Giornata nazionale del malato oncologico.
Il Piano Oncologico dovrà prevedere strategie, azioni e risorse per migliorare l’assistenza ai malati di tumore e dovrà seguire la linea tracciata dalla Mission on Cancer e dallo European Beating Cancer Plan che segnano una nuova era per l’oncologia. L’obiettivo è far fronte all’intero decorso della malattia e salvare 3 milioni di vite umane entro il 2030. Il Piano Europeo di Lotta Contro il Cancro, presentato a febbraio 2021, è costruito intorno a quattro ambiti di intervento fondamentali: prevenzione; individuazione precoce della malattia; diagnosi e trattamento; qualità della vita dei pazienti oncologici e delle persone guarite dal cancro.

«La prima urgenza per il nuovo piano è di metodo: va declinato in azioni concrete con l’indicazione delle risorse ma anche la tempistica e il controllo dei risultati.», dichiara Elisabetta Iannelli che sottolinea come il piano oncologico debba ispirarsi anche alle lezione appresa durante il Covid, «come la spinta alla digitalizzazione: è necessario far decollare il fascicolo sanitario elettronico in modo che la presa in carico del paziente sia effettiva e questo non sia costretto ad andare in giro con carte, diagnosi e referti per mezza Italia. Così come - aggiunge - va sfruttata la telemedicina per le visite di controllo, fino alle cure a casa o sul territorio per essere sempre più vicini ai pazienti».