Il futuro della cura del cancro sarà sempre più all’insegna della radioterapia: se già oggi almeno il 40% dei tumori viene curato e guarito grazie a questa terapia. L’appello di Clinici e Pazienti: “Il 60% dei malati oncologici potrebbe essere curato con la radioterapia. Prioritario utilizzare i fondi del PNRR per colmare il gap tecnologico, rafforzare le Reti oncologiche e garantire equità di accesso alle migliori cure disponibili”

E’ in corso l’evento “Il futuro della radioterapia in Italia: se non ora quando?”  in cui Clinici, istituzioni e decisori sanitari hanno la possibilità di confrontarsi sulle necessità attuali e sulle  prospettive future per consentire un impiego ottimale della radioterapia, garantendo ai  pazienti equità di accesso ai migliori trattamenti oncologici disponibili, cogliendo l’opportunità delle risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

“La radioterapia, da sola o integrata con farmaci di ultima generazione, allunga la sopravvivenza dei pazienti e allevia i sintomi, migliorando la loro qualità di vita – spiega Vittorio Donato, Presidente AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica).

L'evento vede la partecipazione di Elisabetta Iannelli, segretario generale FAVO, in rappresentanza della Federazione.

“La radioterapia continua ad essere un elemento di forte disuguaglianza tra Regioni, che costringe ogni anno migliaia di pazienti a spostarsi per ricevere le cure di cui hanno bisogno, con ricadute sul piano familiare, sociale, lavorativo ed economico, oltre che psicologico- afferma Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO -  È giunto il momento di programmare, grazie alle risorse messe a disposizione dal PNRR, l’adeguamento ed il rinnovo delle apparecchiature obsolete di radioterapia, in maniera razionale rispetto al fabbisogno delle singole regioni.

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