Si è tenuta il 17 novembre presso la Camera dei Deputati, la presentazione del libro “Guariti e Cronici. Manuale di Oncologia Clinica” (a cura di Armando Santoro, Antonella Surbone, Paolo Tralongo, ed. Edisciences), cui FAVO ha contribuito con un capitolo dedicato all'advocacy (a cura di Francesco De Lorenzo e Elisabetta Iannelli).
La presentazione è stata l'occasione per sottolineare alcuni aspetti critici per chi guarisce da un cancro, sui quali FAVO insiste ormai da anni. In Italia ci sono infatti circa un milione di persone che, avendo ricevuto in passato una diagnosi di tumore, possono ormai ritenersi guariti perché si sono lasciati la malattia alle spalle e non necessitano di trattamenti, ma che risultano di fatto discriminati e ostacolati nella ripresa di una vita normale.
Tale discriminazione riguarda aspetti come l’accesso ai servizi finanziari, ai prestiti o mutui bancari, o a polizze assicurative: servizi che richiederebbero per chi è guarito da un tumore il cosiddetto “diritto all’oblio”, in base al quale gli ex pazienti oncologici non sono tenuti a dichiarare la pregressa patologia, trascorso un certo periodo di tempo dalla diagnosi e dalla conclusione dei trattamenti.
Nel corso della conferenza stampa, il Presidente di FAVO Francesco De Lorenzo ha annunciato che nei prossimi mesi sarà pubblicato un 'position paper' sul modello italiano sulla survivorship care. Il documento sarà pubblicato da Alleanza Contro il Cancro, insieme a tutti gli IRCCS oncologici e con AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e Aimac, e conterrà le motivazioni che dovranno essere alla base del riconoscimento legislativo del ‘diritto all’oblio’ delle persone guarite dal cancro, presupposto per abbattere lo stigma cancro uguale morte e per il superamento delle barriere che ne derivano.
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- Corriere della Sera - Sportello Cancro