Le sedici associazioni che fanno parte della Consulta territoriale della FNOPI (Federazione Nazionale degli Infermieri), hanno inviato il 12 gennaio una lettera a Governo, Parlamento e Regioni, in cui chiedono la presenza di un maggior numero di infermieri specializzati sul territorio, per non essere lasciati soli nelle loro necessità quotidiane.
Anche FAVO, tra le associazioni della Consulta, ha firmato la lettera, consapevole che la figura dell'infermiere è assolutamente cruciale per rispondere a quei bisogni assistenziali che fanno parte della vita, e del ritorno alla vita di chi affornta un tumore.
Si legge nel comunicato stampa:
"La ricetta che le sedici associazioni (le più numerose rispetto alle persone che rappresentano) propongono è quella di consolidare una logica normativa e attuativa di reale multi-professionalità e integrazione multidisciplinare oltre che una integrazione tra ospedale e territorio che favorisca davvero la continuità delle cure per sviluppare operativamente un nuovo modello di assistenza di prossimità e domiciliare. Prevedere quindi nelle linee di indirizzo non solo gli standard quantitativi, ma i modelli di relazione interprofessionale da attuare."
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