Di seguito riportiamo la denuncia di FAVO e delle associazioni dei malati oncologici, pubblicata oggi - lunedì 27 giugno 2022 - da Quotidiano Sanità, in merito alle carenze riscontrate nel nuovo Piano Oncologico 2022-2027, nella sua ultima versione trasmessa dal Ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regioni.
La dura presa di posizione si è resa necessaria dal momento che, anche in quest'ultima versione, non sono state indicate specificatamente, come richiesto dal Piano Oncologico Europeo e ribadito dalle associazioni dei pazienti: le risorse da investire, la tempistica necessaria per il raggiungimento degli obiettivi, gli indicatori di monitoraggio e di governance, mentre è stata eliminata la misura che consentiva l’esenzione temporanea dal ticket per sospetto diagnostico.
FAVO ritiene necessario integrare l’egregio lavoro, svolto dal Tavolo di lavoro ministeriale, in termini di individuazione degli obiettivi con quei parametri la cui mancanza, di fatto vanifica il valore e soprattutto la realizzabilità effettiva del PON, rendendolo soltanto un Documento tecnico scientifico di evidente spessore ma privo di efficacia e di operatività.
Da Quotidiano Sanità - Articolo di Luciano Fassari
“Mancano le risorse, indicazioni specifiche delle risorse da investire, individuazione della tempistica e degli indicatori di monitoraggio, nonché di governance e poi è stata eliminata la misura che consentiva l’esenzione temporanea dal ticket per sospetto diagnostico”. È lungo l’elenco delle criticità del nuovo Piano oncologico nazionale 2022-2027 (appena trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni) che le associazioni dei malati di cancro rappresentate da Favo e Aimac hanno messo nero su bianco in un documento inviato al Ministero della Salute in cui si chiede “un’apertura a un dialogo costruttivo, ad oggi purtroppo negato, al fine di integrare l’egregio lavoro svolto in termini di individuazione degli obiettivi con quei parametri mancanti che di fatto vanificherebbero il valore e soprattutto la realizzabilità effettiva del PON, rendendolo soltanto un Documento tecnico scientifico di evidente spessore ma privo di efficacia e di operatività”.
Sono tante i nodi non sciolti denunciati dalle associazioni tra cui anche quella dell’eliminazione dell’esenzione temporanea dal ticket per sospetto diagnostico che era presente nella prima bozza pubblicata da Quotidiano Sanità e che indubbiamente rappresentava un grande passo in avanti nel campo della prevenzione.
Ma non solo, le associazioni denunciano anche come “la mancata indicazione di risorse specifiche mirate ad affrontare gli obiettivi strategici rendono inattuabile quanto indicato”. E ancora: “sul PDTA. nessuna indicazione viene riportata sulle risorse indispensabili per coprire le figure necessarie quali il case manager, psicologi, nutrizionisti, fisiatri, assistenti sociali, ecc”.
Altra criticità riguarda la psico-oncologia per cui però “mancano la stima del bisogno, il numero di psiconcologi necessari ad assicurare il servizio rispetto a quelli attualmente in organico, la tempistica di attuazione e le risorse per il percorso di presa in carico psicologica. Il riferimento al bonus psicologo previsto dal decreto sostegni bis ed inserito nell’ultima versione del PON non può ritenersi una misura strutturale adeguata e specifica che possa soddisfare il fabbisogno di assistenza psico-oncologica come descritta e motivata nella bozza di PON”.
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Scarica il documento inviato al Ministero della Salute, che riporta le proposte di modifica delle associazioni dei malati oncologici.