SI È SVOLTA CON SUCCESSO LA “XIX GIORNATA NAZIONALE SULL’INCONTINENZA” DEL 28 GIUGNO
Nelle giornate del 27 e 28 giugno si sono svolti a Roma due grandi eventi organizzati dalla Federazione Italiana Incontinenti e Disfunzioni del Pavimento Pelvico – FINCOPP OdV. Il 27 si è svolto nell’Hotel nazionale un Convegno nazionale per celebrare il 25º anniversario dell’associazione e il 28 giugno al Ministero della Salute si è svolta la “XIX Giornata nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza” patrocinata dal Ministero e dalle principali Società scientifiche.
In Italia sono 5milioni le persone che soffrono di incontinenza (n.d.r.: l’incontinenza “non è una malattia” e spesso è possibile sconfiggerla), 3milioni sono le donne colpite (post-parto, menopausa, disfunzioni al pavimento pelvico, patologie oncologiche, ecc.). L’incontinenza in Italia ha un costo globale di 3 miliardi di euro, a tale cifra bisogna sottrarre i costi pagati dal S.S.N. e Regionale (600milioni di euro per i prodotti ad assorbenza, 130milioni di euro per le stomie, 72milioni per i cateteri e 70milioni per le ulcere cutanee, oltre i costi della filiera distributiva e l’iva al 4%).
L’incontinenza è l’ultimo tabù medico ha dichiarato il presidente FINCOPP, il Cav. Francesco Diomede e le Istituzioni devono prestare una maggiore attenzione al problema, per questa motivazione FINCOPP ha lanciato un accorato appello al Sottosegretario On. Marcello Gemmato, che per l’occasione è intervenuto il 28 giugno al Ministero della Salute, riconoscendo il lavoro dell’Associazione in 25 anni di attività e si è dichiarato disponibile all’ascolto per aiutare questi Cittadini e sensibilizzare le Regioni per attivare i “Centri di 1,2 e 3 livello”, modificare l’attuale Tavolo nazionale sull’incontinenza e farlo diventare “Osservatorio Permanente sull’incontinenza” in modo da poter monitorare l’Accordo della Conferenza Stato Regioni del 24 gennaio 2018”. Si è poi parlato delle diseguaglianze nella presa in carico dei pazienti da parte delle regioni, delle strutture sociosanitarie e riabilitative, della carenza di alcuni dispositivi medici (es. per cateterismo intermittente è necessario aumentare il numero dei cateteri da 4 a un minimo 5). Per non parlare degli impianti sfinterici urinari e fecali, che ormai non vengono impiantati col falso presto dei costi; pertanto, molti sono i Cittadini in attesa degli impianti per recuperare la continenza. Nella due giorni sono intervenuti i rappresentanti delle più importanti società scientifiche e Ordini professionali (SIMFER, SIU, SIUD, FIC, SIMG, SIMS, SIUP, AIURO, AIFI, FNOPI e FNOPO) e i Dirigenti periferici dell’Associazione.
Durante l’evento si è svolta l’iniziativa “Ospedale Aperto” con visite gratuite in tutta Italia.