Come accaduto nel 2019 per le donne portatrici di mutazioni nei geni BRCA, nei giorni scorsi la Commissione medica superiore dell’INPS ha approvato la Comunicazione tecnico scientifica per la sindrome di Lynch, più volte sollecitata da Fondazione Mutagens e FAVO.


Tale comunicazione stabilisce percentuali di invalidità civile per le donne con sindrome di Lynch che si sottopongono a interventi di riduzione del rischio per i tumori dell’endometrio e dell’ovaio. In questo modo anche alle donne portatrici di mutazioni nei geni associati alla sindrome di Lynch, che sceglieranno la chirurgia preventiva da sane, senza quindi aver sviluppato la malattia, sarà riconosciuta una percentuale d’invalidità.

Soddisfazione da parte di Salvo Testa - Presidente Mutagens e Coordinatore del gruppo 'FAVO Tumori Ereditari' - e di Elisabetta Iannelli, Segretario Generale FAVO, che ha dichiarato: «Grazie al lavoro congiunto di Fondazione Mutagens e FAVO e all’attenzione dell’Inps che ha raccolto le istanze dei pazienti, ora anche le donne con sindrome di Lynch, sane ma a rischio di cancro, potranno usufruire di una speciale tutela del nostro sistema di welfare, segnando un’ulteriore apertura sul rischio genetico».


Leggi la notizia completa sul sito di Fondazione Mutagens