di Maurizio Tucci
Sono oltre 250.000 le persone che in Italia ogni anno si ammalano di tumore, un dato in crescita (nel 1970 erano meno di 120.000). È, però, fortunatamente in calo il numero di decessi grazie ai progressi significativi che la ricerca, la tecnologia e la farmacologia hanno fatto in questo campo.
L' aumentata incidenza e la diminuita mortalità rendono sempre più il tumore una patologia ad altissimo impatto sociale (circa 2 milioni gli italiani che vi convivono) con problematiche che vanno affrontate con lo stesso impegno con il quale si affronta una patologia cronica. Una di queste è la riabilitazione. E la FAVO (la federazione che raccoglie tutte le associazioni di volontariato che operano in campo oncologico), proprio in questi giorni sta sollecitando le istituzioni perché la «riabilitazione oncologica» venga inserita nei livelli essenziali di assistenza (i LEA) da garantire a tutti i cittadini, ed ha presentato il primo «Libro bianco» sulla riabilitazione oncologica in Italia che, tra l' altro, censisce tutte le strutture esistenti in Italia in cui è possibile effettuarla. (Il libro può essere richiesto gratuitamente alla FAVO scrivendo all' indirizzo mail
Riabilitazione: una cura da garantire
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