Il nome deriva da DIeta e ANdrogeni, perché i primi studi DIANA avevano come scopo principale quello di abbassare nel sangue la concentrazione degli
ormoni sessuali maschili (gli androgeni), che più di altri favoriscono lo sviluppo dei tumori della mammella e delle metastasi, modificando la dieta. Ma Diana è anche il nome della dea che protegge le donne, la maternità e l’allattamento, tant’è che alcune statue classiche la raffigurano con tante mammelle.
Lo studio è promosso dall’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e dall’Istituto Europeo di Oncologia.
Per questo studio si richiede la collaborazione di donne che hanno avuto il cancro al seno. A tutte le donne che parteciperanno verranno date daremo raccomandazioni alimentari che la ricerca scientifica ha dimostrato utili per la prevenzione dei tumori e delle recidive. Ad un sottogruppo di donne, scelto in base ai risultati di una serie di esami, chiederemo di partecipare a uno studio più impegnativo: a metà di loro, estratte a sorte, si daranno consigli per correggere eventuali squilibri nella loro alimentazione, e per dimagrire se fossero sovrappeso, mantenendo tuttavia lo stile alimentare tipico delle nostre tradizioni; all’altra metà si chiederà invece un impegno maggiore, di seguire corsi di cucina per modificare più radicalmente il modo di mangiare, e di partecipare ad incontri periodici, due volte al mese, sia per mangiare assieme sia per praticare assieme esercizi di attività fisica.
Tutte dovranno continuare le terapie prescritte dai loro oncologi, compilare una serie di questionari, sottoporsi ad un secondo prelievo di sangue dopo un anno, e autorizzare i ricercatori a contattare i loro medici curanti.
Possono partecipare le donne di età compresa fra 35 e 70 anni che abbiano avuto una diagnosi di carcinoma della mammella negli ultimi cinque anni e che non abbiano avuto recidive o
altri tumori.
Per informazioni e partecipare :
Telefono: 02 2390 2868 - 3552