Sessione speciale dedicata all’appropriatezza prescrittiva in Europa e Italia. Spazio ai pazienti.
“TROPPE LE CRITICITÀ NEL PERCORSO DI REGISTRAZIONE DEL FARMACO”: “Tutti i farmaci antitumorali autorizzati dall’AIFA devono essere immediatamente disponibili nel territorio nazionale”– ha dichiarato Elisabetta Iannelli, segretario della FAVO, mettendo in luce le differenze ancora esistenti nell’accesso alle terapie.
L’accordo siglato dalla Conferenza Stato- Regioni il 18 novembre 2010 ha reso più semplici e immediate le procedure di introduzione per quelli che possiedono il requisito dell’innovatività terapeutica (non è infatti più necessario il preliminare inserimento dei prodotti nei Piani Terapeutici Regionali, che determinava evidenti disparità territoriali). Ma, per superare, le difformità regionali, è necessario fare un ulteriore passo in avanti”.
La battaglia della FAVO per garantire ai pazienti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale i farmaci antitumorali è iniziata nel 2009, nella IV Giornata Nazionale del malato oncologico. “Abbiamo evidenziato alcune difformità nell’accesso alle cure di un certo rilievo – ha spiegato Iannelli –. Abbiamo denunciato le diversità nei tempi di emanazione delle norme per la rimborsabilità regionale dei farmaci prescritti in regime di Ssn. Ciò si traduceva talvolta in un fattore di potenziale discriminazione, in quanto poteva determinare ritardi dovuti ai tempi impiegati dalla Commissioni regionali preposte per autorizzare la rimborsabilità, dopo l’approvazione dell’AIFA”.
Nel 2010, nella V Giornata Nazionale del malato oncologico, il tema delle difformità assistenziali è stato approfondito con riferimento ai farmaci innovativi, approvati dall’AIFA. Il 2° Rapporto dell’Osservatorio ha infatti documentato il ritardo, in alcuni casi di anni, con cui, rispetto alla data di approvazione dell’AIFA, in molte Regioni i farmaci antineoplastici e immuno-modulatori venivano resi disponibili ai malati. L’azione che abbiamo svolto al riguardo, coinvolgendo anche rappresentanti delle Istituzioni, ha avuto esito positivo. Il 18 novembre 2010, la Conferenza Stato-Regioni ha impegnato le Regioni a rendere immediatamente disponibili agli assistiti, anche senza il formale inserimento dei prodotti nei Prontuari terapeutici regionali, i farmaci che possiedono il requisito della innovatività terapeutica, importante o potenziale, immediatamente dopo la relativa determinazione dell’AIFA. “Il principio introdotto – ha concluso Iannelli – va interpretato estendendone la validità a tutti i farmaci antitumorali giudicati ‘indispensabili’ dai medici che li prescrivono”.
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