COMUNICATO STAMPA

LOMBARDIA, LOTTA AI TUMORI: approvata mozione per l’uso della mammografia con mezzo di contrasto

Emanuele Monti (Lega), primo firmatario e Presidente commissione Welfare:
“Regione Lombardia ancora una volta in prima linea sul tema della prevenzione”

Milano, 2 maggio – “La Lega con la mozione approvata oggi intende far sì che Regione Lombardia inserisca la mammografia con mezzo di contrasto (CEM) nel nomenclatore delle indagini previste dal sistema sanitario regionale, perché come è noto una diagnosi precoce è efficace e fondamentale nel ridurre la mortalità per le patologie tumorali, come il tumore al seno. Per questo Regione Lombardia, ancora una volta, sarà in prima linea sul tema della prevenzione”. È il commento a margine del Consiglio regionale di quest’oggi di Emanuele Monti (Lega), Presidente della nuova Commissione Welfare nonché componente della Commissione sanità e promotore della mozione.


“I dati ci dicono – ha sottolineato Monti – che il carcinoma della mammella è responsabile del 28% delle morti per causa oncologica prima dei 50 anni ma, al contempo, che lo screening mammografico si dimostra efficace nella diagnosi precoce di cancro al seno per ridurre la mortalità fino al 40%. Per questi motivi, oltre alla già nota mammografia, vogliamo che sia inserita fra gli strumenti di prevenzione la mammografia con mezzo di contrasto poiché oltre a superare le limitazioni “tecniche” della mammografia, quali la ridotta sensibilità in caso di seni densi (riduzione della sensibilità dal 70-75% al 30-40%) e la percentuale relativamente elevata di falsi positivi offre diversi vantaggi quali il costo inferiore di oltre la metà rispetto alla mammografia attualmente in uso e la minore durata dell’indagine risultando di maggior gradimento da parte delle pazienti”.

Grande plauso per l’approvazione della mozione è stato espresso dalle associazioni dei pazienti e da Adele Patrini, presidente dell’associazione Centro di ascolto donne operate al seno e del nuovo Coordinamento Lombardo della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (FAVO), che ha dichiarato: “Grazie al Presidente Monti per essersi fatto portavoce di una pratica già comune in molti Paesi Europei e negli USA e che non vediamo l’ora sia adottata dal sistema sanitario regionale. La prevenzione è una attività fondamentale nella lotta contro i tumori, siamo soddisfatti del risultato raggiunto oggi dal Consiglio regionale della Lombardia e ci auguriamo di poter continuare, come fatto fin ora, con il proficuo dialogo con le istituzioni regionali che si sono dimostrate sempre disponibili all’ascolto”.