Ho prestato servizio civile presso un punto informativo di Aimac nel 2019.

Dopo la laurea, scelsi questo progetto per mettermi in relazione con gli altri, per fare una nuova esperienza ma anche per superare la mia paura del cancro, avevo perso poco tempo prima una persona a me molto cara a causa di un glioblastoma: avevo voglia di affrontare la mia paura guardandola in faccia.

Arrivata ad Aimac, ho trovato subito un ambiente accogliente ed un clima di forte collaborazione con gli altri volontari ed i nostri responsabili. Giorno dopo giorno, ascoltando le storie di diversi pazienti e dei loro familiari, dei loro amici, mi sono arricchita emotivamente e ho avuto sempre meno paura del tumore: ho capito che non sempre “tutto è perduto”, spesso esistono cure che permettono di vivere una vita ricca di progetti e con serenità anche con una patologia oncologica.

Ho conosciuto persone che mi hanno permesso di vedere l’altra faccia della medaglia e molto utile è stata la formazione del Servizio Civile su tutti gli aspetti che riguardano il cancro, mi ha fatto capire quanto sia importante la terapia informativa su tutti i fronti per attraversare al meglio il percorso di cura. 

L’esperienza con gli altri volontari mi ha permesso, durante quell’anno, di imparare a fare rete per gli altri ed abbiamo instaurato amicizie che ancora oggi durano. Non mi aspettavo di crescere così tanto, eppure è successo.

Oggi sto continuando a formarmi in questo ambito, qualche anno fa mi sembrava impossibile volerlo approfondire ed invece adesso è il mio pane quotidiano.

Consiglio a tutti questa esperienza, lo rifarei altre mille volte.

Grazie