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È già passato un anno da quel 19 settembre 2023, l’inizio di un’avventura che mai avrei immaginato di vivere. Una domanda fatta per caso e senza speranza ma che ha reso questo anno indimenticabile. Ho conosciuto tante belle persone in ufficio: la mia collega Manuela la quale mi ha supportato e sopportato per 12 mesi e che mi ha aiutata e venuta incontro tante volte senza mai lamentarsi delle mie innumerevoli chiamate e chiacchiere; la mia OLP Rossella che è stata un grande punto di riferimento, sempre sorridente, ricca di idee ed intraprendente. Il nostro rapporto si è consolidato così tanto che da responsabile è diventata un’amica che ti chiama per darti la forza di continuare a fare del bene, quel bene che lei stessa si sforza di fare da 30 anni per questa associazione. Infine c’è la mente dell’associazione, Giuseppe! Puoi contare sulla sua memoria e sulla sua presenza sia con il sole che con la pioggia perché ama ciò che fa e questo lo rende instancabile. Porterò sempre nel mio cuore i pazienti che in questo anno ci hanno lasciato come il signor Leonardo e il signor Ratnam il quale mi ha fatto sentire parte della sua famiglia. Lui avrà sempre un pensiero speciale con la sua dolcezza e generosità. Nonostante le sue difficoltà economiche, ad ogni chemio doveva offrirmi il caffè o il cappuccino e guai se rifiutavo! Nonostante il degenerare della sua malattia, anche in hospice poco prima della sua morte mi cercava tramite la sua famiglia perché voleva vedermi e in camera mortuaria la moglie si è avvicinata con un caffè in mano dicendomi, “te lo offre Ratnam per l’ultima volta”; lì il mio cuore si è sgretolato in mille pezzi ma ero comunque contenta di essere riuscita nel mio piccolo a sostenere lui e la sua famiglia nel periodo più brutto della loro vita. Fortunatamente però ci sono stati pazienti come Helena che sono guariti, che ce l’hanno fatta e hanno vinto questa guerra. Queste esperienze ti cambiano dentro, ti fanno capire che molte volte ci lamentiamo di cose irrilevanti e che dovremmo apprezzare ogni attimo di vita che ci viene donato. Volevo ringraziare Daniela, donna instancabile che nonostante sa già che non potrà mai guarire, è una locomotiva che riesce a dare la forza agli altri di andare avanti. Siamo diventate amiche che al di là di un semplice volontariato, si vedono per un the insieme e si alleano per aiutare persone come il signor Ratnam che quotidianamente subiscono ingiustizie per la loro nazionalità; insieme siamo riuscite a fargli avere un fine vita dignitoso nonostante le varie porte chiuse in faccia. Per concludere volevo ringraziare ogni singolo paziente che in questo anno mi è stato vicino. Porterò con me il ricordo delle loro lacrime sul viso stremati dopo l’ennesimo ciclo di chemio, il loro sorriso dopo la notizia che finalmente quel mostro stava diminuendo millimetro dopo millimetro, le volte in cui li ho visti stare male dopo una terapia, i panini mangiati insieme dopo l’ennesima PET di controllo, i loro abbracci e le loro parole di gratitudine per il minimo atto di gentilezza nei loro confronti ed infine le nostre risate all’ennesima battuta autoironica sulla prossima acconciatura da fare pur non avendo più capelli.

Grazie ad ognuno di voi per avermi insegnato qualcosa.

Grazie ancora alla mia OLP per avermi scelta tra 12 ragazzi quel giorno.

Grazie ad Anvolt per il lavoro immenso che fa per queste persone.

Grazie a FAVO che ci aggiorna costantemente e che grazie al viaggio di formazione a Roma mi ha fatto conoscere ragazzi meravigliosi che ad oggi sono diventati amici che come me hanno vissuto un anno indimenticabile.

A tutti voi dico GRAZIE!