“L’interpellanza presentata al Senato dai Sen. Compagna, Calabrò e Gustavino e alla Camera dall’On. Mario Pepe e altri 35 deputati basata sui dati raccolti da FAVO nel Rapporto sulla condizione assistenziale dei malati oncologici - dichiara il Prof. Francesco De Lorenzo, Presidente FAVO - ha consentito proprio in virtù di tali dati al Parlamento e al Governo di valutare una serie di inaccettabili disuguaglianze che nascono dalla mancata applicazione dei LEA (livelli essenziali di assistenza).
Consideriamo molto positivo e apprezziamo in particolare l’interpellanza illustrata dall’On. Mario Pepe, che evidenzia i bisogni assistenziali dei malati di cancro e consideriamo positivamente la risposta del sottosegretario On. Viceconte a nome del Governo. Vi sono delle regioni, come evidenza il Rapporto FAVO, che erogano solo parzialmente o non erogano affatto, servizi essenziali come l'assistenza domiciliare, la riabilitazione, la terapia ed il ricovero in hospice dei malati terminali.
Questo rapporto – prosegue De Lorenzo - fa capire che esistono due Italie: l'Italia virtuosa dove i malati hanno rapido accesso a questi servizi e l'Italia della sofferenza, delle liste di attesa, dei viaggi della speranza. Per questo Parlamento e Governo devono prevedere norme che impediscano l’accentuarsi delle disparità con il passaggio al federalismo fiscale. Deve essere assicurato un monitoraggio continuo dell’attuazione dell’applicazione dei LEA nelle varie regioni e devono essere previsti i poteri sostitutivi del governo centrale del paese per garantire uguale trattamento ai malati, ovunque risiedano, insieme all’universalità del servizio sanitario nazionale. Solo in questo modo, come sostiene il governo, si potrà ottenere che le risorse messe a disposizione dallo Stato restino vincolate ai fondamentali obiettivi di miglioramento del servizio sanitario nazionale, individuati congiuntamente dallo Stato e dalle Regioni”.