Notizie e comunicazioni
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Con profondo dolore comunichiamo la scomparsa del nostro carissimo Amico, Sergio Paderni, già Direttore Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Sanità e Fondatore e Direttore dell'Osservatorio sulla condizione assistenziale dei malati oncologici. Grazie alla sua intuizione e alla sua attenta guida, l'Osservatorio oggi "contribuisce a trovare soluzioni" per il miglioramento dellla vita dei malati oncologici, non limitandosi a "descrivere situazioni" e a pubblicare dati. Come sosteneva lui stesso: "idealmente, tutti possono sentirsi parte attiva e costituente dell'Osservatorio". Nei 15 anni di assidua e stimolante frequentazione alla vita di FAVO, Sergio ci ha lasciato un patrimonio inestimabile di idee, consigli e documenti a cui il Direttivo di FAVO ha sempre attinto ed intende attingere per le future progettualità.
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C'era anche FAVO (rappresentata dal Segretario Generale Elisabetta Iannelli) nell'Advisory Board che - convocato dalla Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI) - ha individuato quelli che saranno i cardini della professione infermieristica nel prossimo futuro.
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FAVO insieme alle associazioni federate che si occupano di tumori infantili ha dato il via al progetto “PER MANO: percorsi socio-assistenziali per le famiglie colpite da tumori pediatrici" finanziato dal Ministero Del Lavoro E Delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per l'assistenza dei bambini affetti da malattia oncologica.
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Comunicato stampa
DL Sostegni, accolte istanze Associazioni:novità positive
per lavoratori fragili
FAVO, AIL e UNIAMO - Federazione Italiana Malattie Rare:“Soddisfazione per l’approvazione delle nostre proposte di tutela della vita lavorativa delle persone con disabilità, durante l’emergenza Covid-19”
Roma, 23 marzo 2021 - È passato quasi un anno da quando le Associazioni FAVO, FISH, AIL,UNIAMO-Federazione Italiana Malattie Rare per la prima volta chiedevano ai decisori politici di rivedere le norme a tutela delle assenze dei c.d. lavoratori fragili, persone particolarmentea rischio in caso di contagio da Covid-19, che necessitano di particolari forme di tutela durante l’emergenza sanitaria. L’articolo 26 D.L. Cura Italia, nella sua formulazione originariadava luogo ad equivoche interpretazioni che ne rendevano di fatto pressoché impossibile la concreta applicazione. La mancanza di attribuzione di responsabilità su chi dovessecertificare lo stato di fragilità ha dato luogo, per mesi, ad un rimpallo fra medici di famiglia,medici legali della ASL e clinici dei centri di riferimento.
In aggiunta, non era chiaro se le assenze dovessero essere equiparate ai ricoveri ospedalieri,senza incidere sul comporto. Il posto di lavoro delle persone più fragili (malati oncologici e oncoematologici, persone affette da malattie rare, persone disabili) di fatto non è statomesso in sicurezza e molti di loro hanno superato il numero di giorni di assenza per malattiae, quindi, il periodo di comporto, rischiando il licenziamento.
Questo ha significato per i “fragili fra i fragili” dover scegliere tra la salute e il lavoro, dirittifondamentali della persona, costituzionalmente difesi e garantiti. L’approvazione dell’art.15 del Decreto Sostegni arriva dopo mesi di segnalazioni e di azioni di lobbying, anche mediante la presentazione di emendamenti, da parte delle Associazioni di pazienti e disabili.
FAVO, AIL, e UNIAMO esprimono “piena soddisfazione per la normativa contenuta nel D.L. appena approvato che risponde alle esigenze di tutela di quei lavoratori, malati e disabili,messi ancor più a dura prova dallo tsunami Covid-19 i cui effetti non impattano unicamente sulla salute ma si estendono, drammaticamente, sulla sfera lavorativa”.
Il decreto prevede la proroga fino al 30 giugno 2021, dell’equiparazione del periodo di assenza dal lavoro al ricovero ospedaliero per tutti i lavoratori dipendenti pubblici o privati in condizioni di particolare fragilità (lavoratori in possesso del riconoscimento di handicap grave e lavoratori in possesso di certificazione attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti da patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita).
Molto opportunamente il D.L. Sostegni chiarisce espressamente che i periodi di assenza dalservizio dei lavoratori fragili, giustificati dalla necessità di prevenire il rischio di contagio da Covid-19, non sono computabili nel periodo di comporto, scongiurando, in tal modo, ilrischio di licenziamento per giusta causa conseguente al prolungarsi delle assenze dal lavoro.Inoltre, si esclude che l’assenza dal servizio (equiparata al ricovero) sospenda il pagamento dell’indennità di accompagnamento per quei lavoratori gravemente disabili che ne hanno diritto. Il lavoratore che dimostra di rientrare nella categoria fragile può dunque chiedere di non recarsi al lavoro e che la sua assenza venga equiparata al ricovero ospedaliero, il cui trattamento economico, però, normalmente è inferiore alla retribuzione ordinaria che,invece, verrebbe mantenuta in caso di smart working, opzione certamente preferibile ovepossibile.
FAVO
06-42012079 - 377 708
Ufficio Stampa UNIAMO Federazione Malattie Rare
Flaminia Serra +39 379.1640188
Resp. Ufficio Stampa AIL
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Il Ministro per gli Affari regionali e le autonomie - Mariastella Gelmini - ha risposto all’appello lanciato il 17 marzo da FAVO, che aveva sottolineato la necessità di monitorare l'attuazione del piano vaccinale anti COVID-19 da parte delle Regioni, affinché si garantisse la vaccinazione in via prioritaria dei malati oncologici, in quanto categoria ad "elevata fragilità" (così come riconosciuto dal Ministero della Salute).
“Condivido in pieno l’esigenza, da voi rappresentata, di garantire effettiva e immediata tutela ai soggetti più fragili, tra cui i pazienti oncologici ed onco-ematologici, contro i rischi di esposizione al contagio da SARS-CoV-2”, ha scritto il Ministro Gelmini rispondendo a FAVO.
Il Ministro ha poi aggiunto: “Ho preso nota delle disfunzioni da voi segnalate a livello di sistemi sanitari regionali, e sarà mia cura e impegno sollecitare i presidenti delle regioni e delle province autonome, nella prima occasione utile, ad aggiornare celermente i rispettivi piani vaccinali, ove adottati, e ad intraprendere ogni altra iniziativa di competenza volta a garantire, in tempi rapidi, la vaccinazione dei soggetti più vulnerabili”.
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