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Nell’audizione promossa dal Sen. Tomassini (http://www.favo.it/news/1030-de-lorenzo-audizione-commissione-igiene-sanita.html) sono state avanzate e discusse da parte di De Lorenzo, Casali e Vignetti una serie di richieste condivise dal Gruppo di lavoro sui tumori rari.
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Martedì 8 novembre si è svolta un’audizione della XII Commissione Igiene e Sanità presieduta dal Presidente Sen. Antonio Tommassini. Hanno partecipato, in rappresentanza del gruppo di lavoro sui tumori rari, Paolo Casali dell’Istituto Tumori di Milano, Marco Vignetti dell’Università la Sapienza di Roma e Francesco De Lorenzo, presidente FAVO.
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Come attori del “Progetto speciale follow up, riabilitazione e fertilità” insieme a:
Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM), Collegio Italiano dei Primari Medici Oncologi Ospedalieri (CIPOMO), Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO), Società Italiana di Medicina Generale (SIMG),
vi segnaliamo la Conferenza territoriale per l’oncologia, aperta a tutta la cittadinanza, che si terrà presso la Sala dei Comuni del Palazzo della Provincia di Lodi il prossimo 24 novembre. In tale occasione verranno presentati i dati relativi al primo anno di attività nell’ambito del progetto promosso dalla Rete Oncologica Lombarda per un follow-up condiviso con i Medici di Medicina Generale, destinato alle persone che hanno affrontato il tumore alla mammella. I risultati ottenuti testimoniano la sempre maggiore diffusione di iniziative del genere nella Regione Lombardia, in cui la collaborazione interistituzionale tra le Oncologie Ospedaliere e la Medicina Generale, non solo è possibile, ma anche auspicabile, nell'interesse delle persone guarite dal cancro.
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Di seguito vi indichiamo una notizia riportata dal Corriere della Sera del 16 novembre 2012 (edizione del Veneto) che ci ha particolarmente colpiti per le possibili ripercussioni.
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La Regione Veneto mette i paletti a un farmaco per le donne anziane malate di cancro al seno e scoppia la polemica. Nei giorni scorsi una delibera regionale "sconsigliava" l’utilizzo di uno specifico medicinale, l’abraxane, per le pazienti, sopra i 65 anni, con tumore alla mammella, curato già con i farmaci chemioterapici in "prima linea". Il decreto del segretario alla sanità veneto, Domenico Mantoan, stabiliva dunque che era meglio non utilizzarlo nella cosiddetta "seconda linea" di cura.