Notizie e comunicazioni
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Cancro. Una sola parola. Sei lettere in grado di stravolgere la tua normalità e mandare all’aria sogni e progetti. A meno che non riesci a trovare la forza interiore per reagire. Non solo con il corpo, ma con la mente.
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Riconosciuto dal MIUR (Dec. Del 12/10/2007), il corso si configura come un’opportunità di crescita professionale e di abilitazione all’esercizio della psicoterapia per laureati in Medicina e Psicologia. l’Istituto di Psicologia Umanistica Esistenziale (IPUE), ente promotore del corso, si caratterizza per il tentativo di ridare motivazione e significato alla vita del paziente. La qualità formativa è assicurata da un ampio elenco di noti ed esperti docenti, impegnati nel portare avanti un lavoro innovativo per l’integrazione del concetto dell’angoscia di morte con le esperienze di gravi malattie. Per informazioni: 06.44247021 oppure 329.1111601 o 347.3250456.
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Si terrà a Verona l'11 ottobre 2008 la giornata pre-congressuale dell'AIOM.
Alla Giornata interverrà anche Francesco de Lorenzo, Presidente F.A.V.O., sul tema "L’informazione per una scelta terapeutica condivisa".
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Avv.to Elisabetta Iannelli, Segretario di FAVO scrive: "Il decreto Brunetta impone ai dipendenti pubblici la assoluta reperibilità negli orari indicati. Una sorta di detenzione domiciliare per i malati, che rende più difficile la vita quotidiana e l'accesso ai luoghi di cura per terapie e accertamenti diagnostici. Le azioni della Favo." "Sono un'insegnante della scuola elementare operata di carcinoma mammario da pochi mesi. Vorrei conoscere le vostre iniziative, ma non so se potrò partecipare perché il Decreto Brunetta prevede i controlli medici (visite fiscali) dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 20. Vi chiedo se questo sia corretto e se pensate di attivarvi per ottenere più libertà per i malati di cancro. M."
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I malati di cancro contestano le nuove norme del ministro Brunettache impongono l'assoluta
reperibilità ai dipendenti pubblici in malattia, una misura che secondo i malati di tumore assomiglia a «una sorta di
detenzione domiciliare per i malati, che rende più difficile la vita quotidiana e l'accesso ai luoghi di cura per terapie e
accertamenti diagnostici».