Notizie e comunicazioni
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E’ stato pubblicato sul sito del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale il “Bando per la selezione di 276 operatori volontari da impiegare in progetti di Servizio civile universale in Italia.” rivolto a giovani di età compresa tra il 18 e i 28 anni compiuti (per informazioni esaustive sui requisiti necessari per l’ammissione, è possibile consultare il Bando completo).
Nell’ambito del Bando, FAVO recluta 234 volontari in 5 progetti nazionali:
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A seguito di un lungo lavoro di sollecitazione presso le Istituzioni regionali da parte del Comitato FAVO Lazio, la Regione Lazio ha deliberato un contributo di 300 mila euro per l’acquisto di parrucche per i malati oncologici e l’istituzione di una Banca della Parrucca presso ogni Azienda sanitaria locale che, in collaborazione con le altre Asl e con il coinvolgimento degli Enti del terzo settore che operano per l’assistenza ai malati oncologici, le fornirà gratuitamente.
Nasce il primo Intergruppo del Parlamento Europeo dedicato al cancro: 1 Luglio 2020 - Webinar online
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L’associazione Volontà di Vivere di Padova cerca pazienti oncologici di origine straniera, residenti in Veneto, da coinvolgere in un progetto nuovo che prende in esame le modalità con cui si è arrivati al percorso terapeutico.
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Screening mammografico: il Ministro assicura il monitoraggio delle Regioni e l’avvio di un tavolo di lavoro per una riorganizzazione mirata alla qualità
L’annuncio alle delegate di quattro associazioni impegnate nella lotta al tumore al seno, che hanno presentato oggi un documento condiviso con la comunità scientifica.
Le Associazioni rappresentanti delle pazienti con tumore al seno F.A.V.O., rappresentata dal Vice PResidente Silvana Zambrini, A.N.D.O.S., Europa Donna Italia, e IncontraDonna, con l’avvallo dei soggetti scientifici A.I.O.M., A.I.Te.R.S., A.N.I.S.C., G.I.S.Ma., Senonetwork e S.I.R.M., hanno presentato oggi al Ministro della Salute Roberto Speranza la richiesta di intervento urgente affinché lo screening mammografico e le attività della diagnostica senologica, interrotte a causa della pandemia da Covid-19, riprendano al più presto e a pieno regime in tutte le Regioni.
Un intervento che il Ministro si è impegnato ad attuare sia nel breve sia nel medio termine: monitorando da subito la ripresa delle attività di screening in tutte le Regioni e, nel medio termine, mettendo in atto misure per colmare le disparità regionali e assicurare finalmente un servizio più efficiente ed omogeneo tramite l’avvio di un apposito tavolo di lavoro.
La difficoltà da parte delle Regioni nel gestire gli appuntamenti di screening mammografico accumulatisi negli ultimi mesi rischia di prolungare ulteriormente i ritardi diagnostici, con un conseguente incremento delle diagnosi di tumore in fase avanzata, un maggiore impatto della malattia a livello individuale e familiare e un aumento dei costi sociali.
Questo l’allarme presentato dalle quattro Associazioni, che hanno sottolineato come la necessità di fronteggiare questa emergenza possa essere un’occasione per il Sistema Sanitario di riflettere su una migliore organizzazione degli screening - che da decenni viaggiano a due velocità nel nostro Paese - anche tramite un potenziamento delle risorse economiche, umane e tecnologiche.
“Il Covid-19 ha prodotto un vero e proprio cambio di paradigma nel modo di concepire la sanità pubblica, accrescendo la consapevolezza del suo fondamentale valore per la collettività, un valore che abbiamo il dovere di preservare e incrementare”, ha commentato il Ministro. “Si è conclusa una storica stagione di tagli alla sanità che per anni, a partire dal 2004, l’ha imprigionata in una camicia di forza con sistematiche riduzioni di risorse: oggi il sistema sanitario nazionale riprende a respirare, con un piano di investimenti che ha già visto 27.000 nuove assunzioni.”
Il tavolo di lavoro nazionale per il rilancio dello screening mammografico annunciato oggi dal Ministro Speranza sarà composto da rappresentanti delle associazioni pazienti, della comunità scientifica e delle istituzioni. Grazie a questa virtuosa collaborazione si punterà a migliorare l’organizzazione dello screening anche attraverso un incremento della qualità delle attrezzature tecnologiche. Perché l’accesso a questo essenziale livello di assistenza sia garantito a tutte le donne residenti sul territorio nazionale, nel rispetto degli più avanzati standard di qualità e sicurezza.
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